81-La morte del pastore di Antonino Calcagnadoro
La morte del pastore (1928) è una vasta composizione epica che venne rifiutata dalla Biennale di Venezia. Il pastore è immaginato come un Cristo deposto, non ci sono croci ma al posto del Golgota c’è il Monte Terminillo innevato, il branco di pecore in basso sottolinea in diagonale il percorso in discesa. L’artista per quest’opera prende spunto dalla Deposizione di Caravaggio e dalla Pietà di Michelangelo, nel braccio abbandonato del pastore. Antonino Calcagnadoro è senza dubbio l’artista reatino più importante del Novecento. La formazione del pittore è tipicamente di fine Ottocento, inizia la sua attività a fianco del padre e di un fratello più piccolo, Giuseppe. Prima di giungere a Roma, dove passerà gran parte della sua vita, eseguì diverse opere anche ad affresco con soggetti sia laici che religiosi.
1928
Olio su tela
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