30-Olla quadriansata
Questo grande vaso dal corpo globulare è caratterizzato per la presenza di 4 anse a nastro con piattelli decorati sopra di esse, secondo un tipo caratteristico che testimonia del nesso culturale tra area tiberina e medio-adriatica. Era un vaso senza dubbio destinato ad un personaggio dell’élites locale del quale si voleva sottolineare il prestigio e il ruolo all’interno del gruppo umano in cui viveva. Quest’olla quadriansata può essere considerata come la trasposizione in ceramica dei crateri bronzei di produzione orientale e implica la diffusione della pratica e dell’ideologia ellenizzante del banchetto anche nell’aristocrazia sabina. In quest’epoca il banchetto non rappresenta una pratica alimentare ma si distingue per il carattere di ritualità che raccoglie attorno al principe i suoi amici. L’ostentazione del benessere materiale diventa simbolo dello stile di vita privilegiato. Il corpo del vaso è riccamente decorato su tre registri paralleli: nel primo sono rappresentati cavalli e animali alati fantastici non meglio identificabili, resi a graffito e excisione (tecnica decorativa che crea motivi incavando la superficie del vaso togliendo l’argilla quando questa è ancora fresca e spesso riempiendo le cavità con materiale colorato), negli altri due campi sono incisi motivi geometrici di decorazione. Il coperchio dell’olla è una ciotola su piede decorata con una serie di uccelli fantastici.
Collevecchio, Poggio Sommavilla, loc. Collina dei Gelsi
Seconda metà VII sec. a.C.
Ceramica, impasto con superficie esterna lucidata
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