Sala 5

Nella sala si trovano esposti numerosi reperti provenienti da lasciti privati, come la preziosa collezione numismatica in parte donata dallo studioso Francesco Palmegiani, o da acquisizioni del Comune, come la collezione archeologica del canonico Vincenzo Boschi acquistata nel 1912. Tutte queste opere, di cui si ignora la provenienza, costituiscono una grossa parte della collezione civica del Museo.

Le opere

Testa di Iside

La testa è caratterizzata dall’ovale del volto dalle superfici sfuggenti, dalla fronte alta, dagli occhi allungati con le cavità vuote per l’inserimento delle pupille probabilmente realizzate in altro materiale. La particolare acconciatura a boccoli calamistrati, trattenuta da una benda sulla sommità, e le altre caratteristiche del volto, portano ad identificare la figura femminile con Iside, rappresentata secondo un’iconografia tardo-ellenistica che continua anche in età imperiale. La testa sulla sommità ha un incasso che doveva ospitare l’inserimento degli attributi canonici dell’iconografia della dea: le corna di vacca con il disco solare, gli urei, il fiore di loto, le piume, le spighe di grano, la corona di foglie.

Provenienza ignota, collezione Boschi
I sec. a.C.
Lava basaltica vetrosa, h. cm 15

Aureo di Vespasiano

Aureo della zecca di Roma. Sul dritto è rappresentata la testa di Vespasiano di profilo a sinistra entro un cerchio perlinato. Sul rovescio entro un cerchio perlinato è rappresentata la figura dell’imperatore stante a sinistra, in abiti militari, con un’asta nella mano destra e una spada corta nella sinistra. La Vittoria alata lo incorona con la mano destra mentre nella sinistra porta una palma. In esergo è indicato l’anno dell’ottavo consolato.

Provenienza ignota, collezione Palmegiani
77-78 d.C.
Oro, diam. cm 1,8; gr. 6

Immagini delle opere