Sala 3 – La città romana
Nella sala sono raccolti i reperti archeologici riferibili ad antichi edifici pubblici romani. I capitelli corinzi, i frammenti di trabeazioni, le cornici e lastre di rivestimento aiutano ad immaginare l’aspetto degli edifici pubblici di Rieti in età romana. I vari frammenti architettonici sono posizionati su supporti che li ripropongono in alto, così come dovevano apparire nelle strutture originarie. Sul fondo della sala sono esposti alcuni elementi decorativi di particolare qualità.
Le opere
Colonna con figure femminili danzanti
La colonna è decorata con tre figure femminili che danzano. Due figure sono acefale mentre la terza ha il volto abraso. Le donne sono vestite secondo la moda greca, con leggeri abiti svolazzanti. Il mantello di una delle donne, aderendo al corpo accentua l’effetto di trasparenza della veste. Elementi architettonici con alla base figure femminili danzanti costituiscono una classe di materiali in cui il riferimento ad uno specifico ambito cultuale, soprattutto in assenza dei dati di rinvenimento, è di difficile ricostruzione. Non sappiamo se le figure possano essere identificate con le Ninfe o con le Horai, ossia le personificazioni delle stagioni.
Provenienza ignota, dono del Mons. Quintarelli, Vescovo di Rieti
Primi decenni II d.C.
Marmo bianco a grana fine, h. cm 57
Urna cineraria
L’urna riproduce in miniatura le fattezza di un tempio con le colonne sugli angoli della fronte e le pareti laterali in opera quadrata resa con linee incise a delineare i blocchi. Il coperchio conclude la raffigurazione del tempio conun arhcitrave stilizzato e il tetto a doppia falda inclinata con timpano inquadrato da pulvini decorati a testa di gorgone. Il contenitore di età romana fu riutilizzato in epoca moderna, come dice l’iscrizione sul portello, per la sepoltura di un gatto. Il pezzo è entrato a far parte della Collezione Civica del Museo in seguito ad un sequestro a privati nel 2002
Provenienza ignota, da sequestro
I d.C.?
Marmo, cm. 43,3×27,7; h 29,5