9 - Sala dell'Ebe
La Sala espone una serie di ritratti di personaggi illustri della storia locale, vissuti tra il XVII e il XIX sec. Di particolare rilievo la figura di Loreto Mattei, poeta, scrittore e primo traduttore italiano dei Salmi di David. Si rende inoltre omaggio al poeta reatino Angelo Maria Ricci, primo proprietario del celebre gesso di Antonio Canova raffigurante l’Ebe e visibile al centro della Sala.
Le opere
Ebe
La statua in gesso rappresenta la giovane ed eterea dea Ebe che incarnava il simbolo dell’eterna giovinezza e fu soggetto molto apprezzato nel periodo neoclassico. La statua fu donata dall’abate Giovan Battista Canova – fratello del celebre scultore Antonio – all’erudito conte-poeta reatino Angelo Maria Ricci, all’indomani della morte dell’artista.
Donata da Angelo Maria Ricci
1817 ca. – Gesso, 160x60cm
Madonna con Bambino
L’affresco fu riportato alla luce nel corso di lavori di ristrutturazione dell’ambiente e da subito fu attribuito a Vincenzo Manenti, nativo di Orvinio, pittore particolarmente apprezzato in provincia per la semplicità dello stile narrativo. L’affresco rappresenta la Madonna con Bambino che, seduto su una roccia, si rivolge alla madre con uno sguardo dolce e sereno. La Madonna in adorazione è rappresentata con il volto di profilo e le mani giunte.
1635-1639 ca.
Frammento di affresco in situ, 79×133,5cm