7 - Sala del Seicento
Questa sala ospita importanti testimonianze della pittura del XVII secolo. Accanto alle tele del Benaschi e del Cesi, notevole per la bellezza del tratto e la ricchezza di particolari, è l’opera del reatino Antonio Gherardi. Nelle teche al centro della sala il Ciborio e la Cassetta elettorale in legno dorato e dipinto.
Le opere
Leonardo libera un carcerato
La composizione, incentrata sui due personaggi del Santo e del carcerato, è caratterizzata da una grande forza espressiva e da un luminismo tipicamente caravaggesco in cui la luce assuma una assoluta importanza. L’opera può considerarsi tra le ultime testimonianze pittoriche di Antonio Gherardi, un artista di grande spessore, considerato un genio bizzarro nella Roma del Seicento.
Dalla chiesa di S. Maria del Suffragio, Rieti
1698 – Olio su tela, 230x146cm
Assunzione della vergine
L’opera rappresenta Maria accolta in paradiso circondata da angeli e cherubini che la guidano, nella parte bassa sono rappresentati gli Apostoli accanto al Sepolcro che assistono meravigliati alla scena. Il tema dell’Assunzione in cielo della Vergine, che ancora oggi si festeggia il 15 di agosto, è di origini antiche ed è stato proclamato dogma cattolico nel 1950. La tela, di canapa, è dipinta con sughi d’erba ottenendo un effetto simile ad un arazzo. L’opera realizzata da Carlo Cesi è una copia, ma in controparte, di un disegno su carta, opera di Simon Vouet. Da Rieti, l’artista si trasferì ben presto a Roma, dove apprese i primi e importanti insegnamenti, molto probabilmente grazie all’incontro con Pietro da Cortona.
Dalla chiesa di S. Maria della Misericordia, Rieti
1679-1680 ca. – Sughi d’erba su tela, 240×167 cm